Il v 2 dichiara l’oggetto della “preghiera” dell’apostolo

May 16, 2022

Paolo appare impaurito verso le notizie di false concezioni attenzione alla parusia, e di effetto dichiara prontamente di darsi alla sua comunita “riguardo alla venuta del Signore” (uper tes parousias tou kuriou)

L’espressione ora successiva, “e alla nostra ricevimento mediante lui”, dice l’implicazione della organizzazione in un siffatto periodo, derivandone non dichiaratamente l’importanza, eppure anzitutto l’insensatezza di qualsivoglia spavento: posteriormente la parusia i cristiani saranno per mezzo di il loro reggitore, mediante esso cosicche li ama (2,13) e nel ad esempio appunto oggidi possono approvare cosicche Altissimo li ha “scelti maniera frutto primaticcio a causa di la riscatto, da parte a parte l’opera santificatrice dello respiro e la fiducia nella verita”, chiamandoli per attuale insieme il buona novella di Paolo e dei suoi collaboratori, “per il padronanza della gloria” stessa del Risorto (2,13-14). E’ importante segnalare in quanto il sostantivo qua usato (episunagoghe), pur raro nel Nuovo ultime volonta, e affine al verbo periodico nella osservazione del riconsegna del fanciullo dell’uomo nei discorsi escatologici di Marco (13,27) e Matteo (13,27). Pur non apparendo chiaro dal nostro testo qualora l’accento cosi da porsi sull’atto del riunire ovverosia sul stare riunita della aggregazione, questi paralleli https://datingranking.net/it/lds-planet-review/, piu in avanti all’idea stessa di corrente implicita al conclusione “parusia”, fanno disporre attraverso la precedentemente caso.

L’espressione, tradotta alla lettera, suona maniera un richiamo a non lasciarsi “trar all’aperto di mente”; “mente” sta verso il ellenico “nous”, adibito da Paolo durante dire l’uomo sopra quanto abile di giudizio e di decisione, poi di autodeterminazione. Dato che tutti adulto ha un nous, quello del caritatevole e ceto profondamente rinnovato (Rm 12, 1-2), e dovrebbe discendere eccetto “facilmente” impaurito da pensieri riguardanti la parusia. I Tessalonicesi rischiano poi di lasciarsi trascinare da nuove concezioni, non avendole debitamente esaminate. L’uso dell’aoristo ellenico pare suggerire perche l’assalto furente della tumulto e anteriore, e comunque le sue conseguenze caricano attualmente l’oggi di incertezze, come attesta l’uso del vivo, a dire l’essere “continuamente ansiosi” dei membri della unione: “throeisthai”, appare isolato un’altra cambiamento nel tenero lascito, sopra Mc 13,7, verso conferento e il paura della morte.

L’informazione in quanto ha suscitato timore fra i Tessalonicesi traspare dall’ultima asserzione del versetto: “quasi che il tempo del Signore cosi imminente”. E. Best, nel proprio cronaca, opta a causa di una trasporto corretta, eppure oltre a impegnativa: “the day of the nobile is present”. Egli ritiene invero giacche non solo verso avviarsi dai vv 3-12 affinche si debba sentire cio perche Paolo rifiuta al v 2: l’argomentazione di Paolo si sviluppera evocando una sequela di avvenimenti in quanto dovranno preludere il “giorno del reggitore” e illustrando di quest’ultimo il inclinazione universale, poi comune, manifestamente riconoscibile. Nel caso che egli avesse invece inteso avversare a predizioni della chiaro incombenza della sagace avrebbe argomentato contrariamente. Verso altro, non c’e motivo di presumere giacche Paolo si sarebbe ostile a teorie di presente tipo per mezzo di un siffatto vigore, essendo lui proprio sicuro della assoluta prossimita della intelligente, secondo l’insegnamento di cui 1Ts e intessuta (cf 1,10; 2,16; 3,13; 4,17; 5,1ss), sicuro non in contrasto unitamente quegli impartito personalmente a Tessalonica, al che tipo di pare rimandare il v 5.

In l’altro sopra Rm 8,38; 1Cor 3,22; 7,26, Paolo uguale utilizza “enistemi”, “e presente”, in antitesi a cio affinche e seguente, esprimendo simile un’imminenza dell’escatologico perche faticosamente avrebbe negato, come appare piuttosto compiersi per 2Ts 2

Appare per qualsiasi atteggiamento complesso ricostruire cio che coloro ai quali Paolo si oppone realmente ritenessero. All’incirca un paragone potrebbe avere luogo trovato sopra 1Cor 4,8, ove l’apostolo appare contendere la convinzione di alcuni Corinzi di abitare in precedenza nell’escatologico, e affinche poi in certi prassi il celebrazione del sovrano fosse precisamente partecipante. I Tessalonicesi potrebbero con codesto in persona verso aver distorto il adattarsi verso loro modo per “figli del giorno” (1Ts 5,5): dato che essi precisamente appartengono al celebrazione, in quel momento il giorno del dominatore e iniziato. Best ritiene altrimenti plausibile che coloro di fronte i quali Paolo scrive possano aver riconosciuto l’inizio del ricorrenza del sovrano nelle tribolazioni (i dolori messianici) alle quali la aggregazione andava venendo continuamente piuttosto intensamente sottoposta, e perche dunque la intelligente non fosse costituita da un individuale vicenda, tuttavia da un ossessione di eventi culminanti nella parusia del reggitore, con una buona continuita insieme l’apocalittica giudaica. E’ attraente in quanto essi sostenessero l’attualita del anniversario del reggitore, non della parusia: alla insegnamento di 1Ts 4, 13-18 evo attraverso diverso ben incerto presumere cosicche il restituzione del padrone avesse proprio avuto sede. Piuttosto, sopra 1Ts 5,1ss il tempo del sovrano e un vicenda, e Paolo diviene principio prestigioso.