Le fantomatiche teorie sul gender, da anni alimentate dalle lobbies delle politecnico americane

May 4, 2022

Sono quest’oggi diffuse e banalizzate, sostenute dalle burocrazie internazionali, dai mass media e verso questo questione anche dalle istituzioni (enti locali, scuole ecc…) che rincorrono la moda per occupare con queste bizzarrie le loro inadempienze sul pianoro collettivo, formativo e burocratico. Le teorie del gender, negando il sessualita mezzo base evidente e identitario, attaccano avanti di insieme le donne, quanto al aiuto preciso nel prodotto, nella ostetricia, nelle politiche della classe. La potenzialita e l’individualismo minano alla base la aggregazione umana, di cui la diade uomo-donna e il anima fondamentale, esteso alla vita e al venturo. E anziche soltanto nell’ottica di questa diade in quanto si dovrebbero contrastare ed abrogare le asimmetrie sul livellato dell’uguaglianza: non contrapponendo poi la donna all’uomo, e non assai tranne dissolvendo l’identita sessuale nel supermercato dei generi, i quali del resto si basano adatto sui tanto criticati stereotipi.

Mediante siffatto prospetto riveste esclusivo attrattiva, per quanto segno di occhiata affinche illumina ed la circostanza attuale, quegli rapido da Ivan Illich (1926-2002) nel testo Gender, attraverso una rimprovero storica dell’uguaglianza[1]. Stampato nel 1982, eppure adattato mediante edizioni successive, il tomo ha nell’edizione francese un legittimazione che ne pone al nocciolo il concetto-guida: Le genre vernaculaire, il “genere vernacolare”; sopra lui si pone una opposizione del gamma al sessualita di cenno nemico verso quella dissolutoria e falsificante della propaganda gender.

«Quella interruzione col anteriore, in quanto prossimo hanno detto modo brano al prassi di opera capitalistico, io la descrivo qua che il attraversamento da un puro vicino l’egida del modo per ciascuno presso il regime del sesso.» (p.27)

Durante Illich il stima di “genere dialettale” e euristico, cioe permette di imparare e interpretare il trascorso in assenza di lanciare verso di egli i concetti moderni e le moderne gentilezza; insieme simile conclusione si individua una fisionomia del relazione fra donne e uomini attaccato nel luogo, nei tempi e nelle forme del divertirsi, nelle tradizioni, negli usi, nel gergo. Il “genere” attraverso Illich e pertanto culturale nel senso che descrive, a proposito di ad una individuare formazione e periodo storica, la “complementarieta dissimmetrica l’un l’altro costitutiva” del relazione frammezzo a uomini e donne, verso cui non e riferibile il attuale leggenda dell’uguaglianza. Il modo vernacolare descrive gli ambiti di uomini e donne –attivita, ruoli, gesti, strumenti, funzioni, tempi, ritmi, linguaggi, riti, luoghi, ecc…- di segno identitario ed compreso nella associazione. Il stima di modo vernacolare impedisce l’applicazione impropria ed anacronistica di termini contemporanei alle organizzazione del passato (da cui il cancel culture), preciso con quanto evidenzia l’effettiva livello della donna sopra un testo particolare.

La “controproduttivita”

E mediante la conversione storica di tali relazioni, avvenuta nella attualita e nell’ascesa del capitalismo, in quanto s’impianta il “sesso economico”, un pensiero che basandosi sulle differenze biologiche, separa e designa personalita di “ontologicamente uguali”; il “sesso economico” definisce un succedere benevolo grigio, denudato dei suoi elementi identitari e comunitari, il produttore/consumatore della gruppo imprenditore. Viene escluso tanto la diade uomini-donne perche, nella sua successione visibile, costituiva l’elemento supporto, compreso e condiviso pur nelle sue tensioni e asimmetrie. Siffatto uguaglianza-mito unisex e percio assurdamente all’origine delle disuguaglianze reali e crescenti verso svantaggio delle donne, successivo un principio di controproduttivita giacche fa tanto cosicche il uso forzato di un amore, di un attivita, di un’istituzione, diventi movente di preminente mortificazione e sciagura. Illich ha diffusamente approfondito la controproduttivita dei sistemi igenico, schematico, dei trasporti, dell’urbanistica ecc… e in questo luogo siamo con spirito di un’eterogenesi dei fini: piu si agita il utopia ugualitario di sbieco l’inimicizia uomo-donna e lo sradicamento proprio dalla aggregazione, con l’aggiunta di s’induce lo depauperamento sessista. In precedenza Illich scriveva:

«Sinora dovunque sono state emanate leggi sull’uguaglianza dei diritti, dappertutto come venuta di voga la parita con i sessi, le innovazioni hanno pago le elites in quanto le avevano proposte e ottenute, ma hanno lasciato la maggior parte delle donne nelle stesse condizioni di precedentemente, quando non le hanno assolutamente peggiorate.» (p.46)

L’inversione di simile fascicolo puo compiersi in Illich solo nelle forme comunitarie e conviviali giacche valorizzino di nuovo le tracce del genere dialettale, cioe i “domini di gamma per ricercato vernacolare”, i cui residui potrebbero risiedere recuperati e formare risorse.

Il sviluppo di Berkeley

L’analisi e i testi di Illich sul varieta vernacolare lo posero a proprio eta sopra critica insieme gli ambienti femministi dell’politecnico di Berkeley, culminato con una aspetto di “processo” nel come egli ebbe il ruolo d’imputato, e mediante scadente abile di termine. Le femministe lo accusarono di curare al “genere dialettale” mediante sistema languido, oscurando la portata del patriarcato e mettendo durante disputa il giudizio in persona di identicita. Si trattava di una chiaro incomprensione ed primo contatto approssimativo alle enunciazione di Illich, bensi al giorno d’oggi si puo dichiarare non so che di ancora. Prendevano infatti aspetto durante tali ambienti quei gender studies alle cui derive oggigiorno assistiamo, realizzazione di quella stessa faciloneria ed accostamento teorica.

Sopra effetti le femministe di Berkeley erano indisponibili ad una analisi del sistema finanziario e vedevano nella societa del benessere capitalistica la antefatto e la origine di “conquiste” femminili mediante cifra antimaschile; e durante tale inizio affinche quella femminista e pervenuta a formare un’ideologia affatto subordinata al istituzione, confluendo nei movimenti LBGT ecc… per i quali il “genere” e preferenza individualistica, involucro di stereotipi. Dal “sesso economico” si giunge percio all’istituzionalizzazione dell’unisex, del fluido, sopra folla allacciamento mediante gli apparati tecnologici, medici e mediatici. La sconfessione del genitali non solitario non combatte il sessismo, bensi lo rende scivoloso, immenso. Le riconoscimento –maschili e femminili- costitutive della diade principio e seguente della gruppo, sono il scopo del concezione devastatore, laddove la concreta situazione sociale ed economica delle donne scompare dall’agenda e dal espressione dei mezzi di comunicazione e della approccio. Si assiste dunque a sconcertanti teatrini nell’establishment, quale quegli sulle candidature femminili alla Presidenza della Repubblica, sopra cui la rivendicazione di equivalenza discredita e rende strumentali le candidature stesse. Neanche gente esiti sono del avanzo da attendersi da un egualitarismo depravato dalle teorie del gender, cosicche affigge come proprie bandiere l’aborto e l’utero in affittanza.