Particolarmente facoltoso di frammenti poetici (e verso volte sono un qualunque cosa di piuttosto affinche frammenti) e Girolamo Fontanella

June 9, 2022

Sopra un particolare complimento, cosicche e un quadratino di varieta, di Giovanni Andrea Rovetti v’e un fanciullo affinche «brilla con vista» al veder ruzzare per mezzo di un dormiglione un cane. Mediante un sonetto di Antonino Galeani, la bella tra le braccia di un vecchio e spettacolo quasi «perla con gusci, astro con nicchi ed denaro mediante zolle». Durante un sonetto di Martino Lunghi, il aerostato, «ch’in sen di cuoio alma ha di vento», e motto «industriosa strumento leggiera».

Il fiumicello spunta «con cammino fulgido – fuor d’un cavita petroso» (XLIII)

Inaspettatamente la bonta che «alluma di candor l’onda litorale, – uscendo incontro al sol bianca e ridente» (II). I mormorii di un ruscello sono simili per «trilli canori», «al cui accento gentil canta ogni augello, – verso la cui motivo danzano i fiori» (IV). Nelle campagne sitibonde i fiori son divenuti «bocche funeste, – e sospiri gli odor, lingue le frondi . »; e nella spietata bollore «tragico il selva; e ‘1 altura brutto e isolato – funestato ha di polve il pelo e ‘l manto» (VI). Il brezza si fa tale viva, con due versi in quanto paiono fattura di un sentimentale: «Alito de la terreno e spirto errabondo, – in quanto da concavi monti per apparenza esali . » (VIII). E gia pressappoco romantica e la mese lunare, «reina de’ boschi in bianca vesta», giacche «or insieme spossato torcia – tra le nubi sepolta umida sinistra, – or con candide piume – le selve inalba e le campagne imbianca» (XXXII). All’interno l’onde del eggia «il purpurino virgulto» del corallo, cosicche non sai nel caso che sia sasso ovvero pianta (IX). La nuotatrice cosicche s’e tuffata nell’onda e somigliante verso rarita «che lente asconda» (XXV). Gli occhi stellanti della colf amata sono «tre- moletti ruscelli, – semmai per espediente de l’acqua ardono i lumi» (XXXVIII). Nei campi «ogni fior in quanto germoglia apre un riso . – ora porporeggia il melo, – la cereo impallidisce il cedro antico . – di rubini la vite orna il proprio stelo»; e laddove «scende l’ombra da’ monti umida e grave», lo cigolante grillo «in voci rotte – par ch’annunzi la quiete e dica: E notte» (XXXI). E l’occhio del poeta e eccezionalmente attratto dalla melagrana «piropo de’ campi»: essa «per dar persona a’ suoi parti, – giacche son molli rubini, – pellicano d’amor, s’apre durante paio parti» (XXXIV).

Tenerezza matura sulla passo della collaboratrice familiare bella uve piu dolci che quelle sacre a Bacco (XXIV)

Leggiadre e lievi immagini il Fontanella, mezzo altri rimatori del adatto occasione, trova verso i fiori: il gelsomino e «minuta germoglio e pargoletta come funziona reveal? stella»; «allegrezza di maggio» e «l’umil ginestra»; «pien di cordiale sopor, morente e grave» e il caporione; «occhio simpatia e biondeggiante» e «l’elitropio amoroso» ( XLI).

Compiutamente un salmo, danaroso di notazioni e impressioni peregrine, il cantore rivolge alla «cicaletta genuino, – garruletta volante»: «Tu nel cervice pittura – hai approvazione errante bijou, – in quanto, di porpora tinteggiato, par di test pittor linea scaltro» ( XXXIII).

Amichevolmente vagheggiata e la ricamatrice «che mediante dita maestre adopra l’ago»: «su la cerchia benevolo» della fauci «il bell’ago astuto – pensosetta talor leggiadra incocca, – ed per quell’atto insidiosa e vaga, – sagittaria d’amor, gli animi impiaga» (XXXVI). La saltatrice, «questa bella d’amor fattucchiera onesto, – cosicche per mezzo di giri fatali – i balli move inegualmente eguali, – fa d’insolita piacere ebra qualsiasi mente» (XXXVII). II setaccio di nitido avorio e similare verso candida abitacolo contro aurati flutti (xvi: poco in altro modo il marittimo, per un sonetto della cetra, ed gente secentisti). La lettino, qualora il fanciullo s’addormenta, e una «pargoletta nave» giacche corre «per l’onde de l’oblio» (XVIII). Incantevole utensile e l’organo, «di con l’aggiunta di canne ineguali accordo ordito», dove il cavo sigillo e presago di alito (XIV).